“Gli riuscì, a sessant’anni, il supremo capolavoro di diventare fra milioni di anonimi e fangosi combattenti un singolo guerriero, l’Eroe della Beffa di Buccari, del Volo su Vienna. E con la mano sinistra donò al fascismo, come guanti smessi che si cedono al cameriere, un po’ dei suoi slogan, dei suoi falsetti, del suo armamentario verbale, gestuale.”