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Codice: MCL7

Logica

  1.  “Nel transetto sud della cattedrale di Chartres, in quella che è forse la più bella delle vetrate medievali, sono rappresentati i quattro evangelisti come nani che siedono sulle spalle dei quattro profeti del Vecchio Testamento: Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele. Quando vidi questa vetrate per la prima volta, era il 1961 ed io ero uno studentello borioso che immediatamente ricordò il famoso aforisma di Newton - ( ... ) - e ritenne di aver fatto un’importante scoperta che rivelava la mancanza di originalità del famoso fisico. Anni dopo, divenuto più umile, scoprii che Robert K. Merton, il celebre sociologo della scienza della Columbia University, aveva dedicato un intero libro all’uso di questa metafora prima di Newton ( ... ) Benché Merton abbia costruito il suo libro come un piacevole viaggio nella vita intellettuale dell’Europa medievale e rinascimentale, quella che il libro ci presenta è una questione seria. ...”
    (da Stephen Jay Gould, Il pollice del panda, Editori riuniti, 1992)
     

    1. Puoi scoprire una qualche verità se non metti in dubbio la validità delle scoperte dei grandi che ti hanno preceduto
    2. Vede lontano chi non mette in discussione il sapere degli uomini giusti ispirati da Dio
    3. La sapienza codificata e pietrificata dell'Antico Testamento non mi interessa: come scienziato devo con le mie piccole forze tutte umane andare coraggiosamente oltre
    4. Anche a noi, nani in confronto a coloro a cui Dio ha direttamente e pienamente svelato il vero, è concesso conquistare nuove conoscenze
    5. Se ho potuto spingere così lontano il mio sguardo è stato solo perché sedevo sulle spalle dei giganti
  2. “Nel transetto sud della cattedrale di Chartres, in quella che è forse la più bella delle vetrate medievali, sono rappresentati i quattro evangelisti come nani che siedono sulle spalle dei quattro profeti del Vecchio Testamento: Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele. Quando vidi questa vetrate per la prima volta, era il 1961 ed io ero uno studentello borioso che immediatamente ricordò il famoso aforisma di Newton - ( ... ) - e ritenne di aver fatto un’importante scoperta che rivelava la mancanza di originalità del famoso fisico. Anni dopo, divenuto più umile, scoprii che Robert K. Merton, il celebre sociologo della scienza della Columbia University, aveva dedicato un intero libro all’uso di questa metafora prima di Newton ( ... ) Benché Merton abbia costruito il suo libro come un piacevole viaggio nella vita intellettuale dell’Europa medievale e rinascimentale, quella che il libro ci presenta è una questione seria. ...”
    (da Stephen Jay Gould, Il pollice del panda, Editori riuniti, 1992)
     

    1. Profeti: personaggi dell'Antico Testamento ispirati da Dio
    2. Metafora: immagine fantastica di una concezione filosofica, religiosa ecc.
    3. Transetto: la parte di chiesa che sta dietro l'abside
    4. Evangelista: autore di uno dei quattro vangeli
    5. Aforisma: espressione sintetica e incisiva di un pensiero
    1. Chi vuol comprare, loda
    2. Chi vuol lasciare, disprezza
    3. Chi disprezza, non vuol lasciare
    4. Chi non vuol comprare, disprezza
    5. Chi vuol lasciare, non loda
  3.  Marco:” Giorgio suona il sassofono meglio di tutti, è lui il campione del nostro gruppo”
    Giorgio: ”Alessandro suona il sassofono meglio di tutti, è lui il campione del nostro gruppo”
    Alessandro: ”Io non suono il sassofono meglio di tutti, non sono io il campione del gruppo”
    Matteo: ”Io non suono il sassofono meglio di tutti, non sono io il campione del gruppo”
     

    1. Marco
    2. Giorgio
    3. Alessandro
    4. Matteo
    5. Non è possibile stabilirlo
  4. “È noto a tutti gli insegnanti che c’è una profonda differenza tra lo studio meccanico e mnemonico e quello ragionato in grado di condurre ad una “vera” comprensione. Quando si impara qualcosa a memoria la si può ripetere più o meno letteralmente, ma sarà poi difficile usarla come strumento cognitivo. Gli esperimenti condotti in laboratorio hanno avallato la tesi che in generale si apprende qualcosa più rapidamente se si cerca di capirla piuttosto che con uno studio mnemonico; inoltre la si ricorda per un periodo di tempo più lungo e la si può trasferire a problematiche nuove e diverse.”
    (da Herbert A. Simon, Le scienze dell’artificiale)
     

    1. Il materiale memorizzato come dotato di significato viene memorizzato in modo tale che è facile accedervi ogni volta che se ne presenti l'opportunità
    2. Il materiale memorizzato come dotato di significato viene memorizzato in modo che, se una frazione di esso viene dimenticata, la si può ricostruire da ciò che ne rimane
    3. Il materiale memorizzato come dotato di significato viene memorizzato in forma di procedure anziché sotto forma di dati "passivi"
    4. Il materiale memorizzato come dotato di significato viene memorizzato in modo meno facile e immediato di quello appreso meccanicamente, ma si fissa nella mente stabilmente e si presta meglio ad essere rielaborato
    5. Il materiale memorizzato come dotato di significato viene memorizzato in forma di dati accessibili a processi di risoluzione di problemi e ad altre procedure
  5. ”Io vorrei dire a questa generazione: imparate a memoria qualche verso di verità o bellezza. Potrebbe servirvi nella vita.
    Mio marito non ebbe niente a che fare col fallimento della banca:( ... ) fu mandato in prigione e io rimasi con i bimbi, a doverli nutrire, e vestire e mandare a scuola.
    E io lo feci, e li avviai nel mondo ben puliti e robusti, e tutto per la saggezza del poeta Pope:
    -Recita bene la tua parte, in questo consiste l’onore-”
    (Edgar Lee Masters, Spoon River Anthology, trad. Fernanda Pivano, Einaudi, Torino)
     

    1. Chi è colpito dalla sventura e offeso dall'ingiustizia è costretto a subire gli eventi, e proprio per questo viene spinto alla disperazione
    2. Noi uomini siamo come attori a cui è stata assegnata una parte. Che sia da protagonista o da comparsa non importa, importa interpretarla bene
    3. La poesia, se è rivelazione di una verità nella forma della bellezza, può costituire una inestimabile ricchezza per chi ne comprende e ne fa proprio il messaggio
    4. Nel mondo nessuno è padrone del proprio destino, ma tutti possono scegliere come viverlo ed è questo che conta
    5. Non è vero, come talora sembra, che siamo del tutto impotenti di fronte al destino: il poeta- saggio ci insegna che sta a noi decidere se viverlo con viltà o con dignità
  6.  “ ... volete un esempio che ha il vantaggio di essere oltre che attuale anche più didattico? La storia di un campo di prigionia è un coacervo di storie individuali non molto interessanti, storie di ognuno e di ogni giorno, esili fili d’acqua, un succedersi di atti e di pensieri difficili da ricostruire, anche se c’è chi tiene un giornale di bordo. È anche la storia di piccoli eventi “pubblici”: un’evasione, una disputa, una diceria. Anche in questo caso sarà difficile fare veramente luce sui fatti: tante teste tanti pareri, tanti testimoni tante versioni. Provate a immaginare le difficoltà per stabilire il giorno, l’ora, e il luogo, le precise responsabilità. Facilissimo, invece, ricostruirne la storia collettiva, le condizioni di vita materiali, i diversi periodi della vita morale del gruppo: periodi che si susseguono e, come tutti sappiamo, non si rassomigliano. ( ... ) Al di là dell’evenemenziale, al di là dell’individuale è la storia dei gruppi ad offrirci un solido terreno di ricerca. In questa direzione dobbiamo convogliare i nostri sforzi.”
    (da Fernand Braudel, Storia, misura del mondo)
     

    1. Del fatto che la storia è molto meno congetturale quando prende in esame i gruppi e il ripetersi degli avvenimenti
    2. Del fatto che non è sui singoli, sia pur rilevanti, avvenimenti che si fonda una attendibile conoscenza storica
    3. Del fatto che solido terreno di ricerca per lo storico è, più che la storia dell'individuale, la storia dei gruppi
    4. Del fatto che è vana presunzione pretendere di interpretare gli eventi, se non ci si fonda su documenti di accertata validità
    5. Del fatto che non basta studiare, ad esempio, Bismarck per capire il dramma dell'unificazione tedesca
  7.  “ ... volete un esempio che ha il vantaggio di essere oltre che attuale anche più didattico? La storia di un campo di prigionia è un coacervo di storie individuali non molto interessanti, storie di ognuno e di ogni giorno, esili fili d’acqua, un succedersi di atti e di pensieri difficili da ricostruire, anche se c’è chi tiene un giornale di bordo. È anche la storia di piccoli eventi “pubblici”: un’evasione, una disputa, una diceria. Anche in questo caso sarà difficile fare veramente luce sui fatti: tante teste tanti pareri, tanti testimoni tante versioni. Provate a immaginare le difficoltà per stabilire il giorno, l’ora, e il luogo, le precise responsabilità. Facilissimo, invece, ricostruirne la storia collettiva, le condizioni di vita materiali, i diversi periodi della vita morale del gruppo: periodi che si susseguono e, come tutti sappiamo, non si rassomigliano. ( ... ) Al di là dell’evenemenziale, al di là dell’individuale è la storia dei gruppi ad offrirci un solido terreno di ricerca. In questa direzione dobbiamo convogliare i nostri sforzi.”
    (da Fernand Braudel, Storia, misura del mondo)
     

    UNO SOLO dei titoli proposti coglie il nocciolo della tesi sostenuta da Braudel nel paragrafo citato (quesito 07):

    1. I documenti e lo storico
    2. Il ruolo del caso nella storia
    3. La storia come scienza sociale
    4. Un campo di prigionia
    5. La storia evenemenziale
  8. “Fa attenzione alle forme con cui costruisce il contadino. Perché sono patrimonio tramandato dalla saggezza dei padri. Cerca però di scoprire le ragioni che hanno portato a quella forma. Se i progressi della tecnica consentono di migliorare la forma, bisogna sempre adottare questo miglioramento. [ ... ]
    Sii vero. La natura sopporta soltanto la verità. Va d’accordo con i ponti a travi reticolati in ferro, ma rifiuta i ponti ad archi gotici con torri e feritoie.
    Non temere di essere giudicato non moderno. Le modifiche al modo di costruire tradizionale sono consentite soltanto se rappresentano un miglioramento, in caso contrario attieniti alla tradizione.
    Perché la verità, anche se vecchia di secoli, ha con noi un legame più stretto della menzogna che ci cammina al fianco”.
    (Adolf Loos, Parole nel vuoto)
     

    1. Rispetta e custodisci intatto il patrimonio tramandato dai padri
    2. Rispetta la verità, rifuggi sempre dalle falsificazioni
    3. Non aver paura di non essere abbastanza moderno
    4. Serviti delle innovazioni tecniche ogni volta che ti sembrano realmente utili
    5. Sii attento alla tradizione, tienila presente e rispettala, ma sii critico nei suoi confronti
  9. “Fa attenzione alle forme con cui costruisce il contadino. Perché sono patrimonio tramandato dalla saggezza dei padri. Cerca però di scoprire le ragioni che hanno portato a quella forma. Se i progressi della tecnica consentono di migliorare la forma, bisogna sempre adottare questo miglioramento. [ ... ]
    Sii vero. La natura sopporta soltanto la verità. Va d’accordo con i ponti a travi reticolati in ferro, ma rifiuta i ponti ad archi gotici con torri e feritoie.
    Non temere di essere giudicato non moderno. Le modifiche al modo di costruire tradizionale sono consentite soltanto se rappresentano un miglioramento, in caso contrario attieniti alla tradizione.
    Perché la verità, anche se vecchia di secoli, ha con noi un legame più stretto della menzogna che ci cammina al fianco”.
    (Adolf Loos, Parole nel vuoto)
     

    1. La natura ama la verità e accoglie male i frutti della tecnologia
    2. Nelle forme tradizionali popolari c'è un senso che merita scoprire
    3. chi non comprende il senso della tradizione non può essere un vero innovatore
    4. Siamo sempre più legati alle menzogne di moda che alle verità fuori-moda
    5. Gli strumenti moderni impongono sempre una modernizzazione delle forme



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