“La globalizzazione può essere una forza positiva: quella delle idee sulla democrazia e quella della società civile hanno cambiato il modo di pensare della gente, mentre i movimenti politici globali hanno portato alla cancellazione del debito e al trattato sulle mine antiuomo. [... ] I paesi che hanno tratto i vantaggi più significativi sono comunque quelli che si sono resi artefici del loro destino, riconoscendo il ruolo che il governo può svolgere nello sviluppo, anziché affidarsi al concetto fallace di un mercato che, autoregolandosi, riuscirebbe a risolvere da solo tutti i suoi problemi. Ma per milioni di persone la globalizzazione non ha funzionato. Molti hanno visto peggiorare le loro condizioni di vita, hanno perso il lavoro, e con esso, ogni sicurezza. . [... ] Se continuerà a essere condotta così come è avvenuto in passato, se seguiteremo a non imparare nulla dai nostri errori, la globalizzazione non soltanto non riuscirà a promuovere lo sviluppo, ma continuerà a creare povertà e instabilità. . [... ] Per fortuna c’è una sempre maggiore consapevolezza di questi problemi e una crescente volontà politica di fare qualcosa.”
Joseph E. Stiglitz, La globalizzazione e i suoi oppositori
-
Stiglitz dà ragione a chi vede nella globalizzazione una minaccia per i poveri che non potranno che averne danno
-
Stiglitz osserva che il danno della perdita del lavoro non è solo economico
-
Stiglitz non ha fiducia nella capacità del mercato di autoregolamentarsi
-
solo guardando in faccia alla realtà e imparando dagli errori commessi si possono, secondo Stiglitz, correggere gli inconvenienti della globalizzazione
-
secondo Stiglitz, i paesi che hanno goduto di più dei vantaggi della globalizzazione sono quelli i cui governi l’hanno autonomamente disciplinata